Descrizione
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L’anima e il gesto
Le opere di Doriam Battaglia non possono essere guardate distrattamente, ma hanno bisogno di tempo per essere capite. La sua è una pittura lenta, quasi ossessiva, che richiede uno sguardo contemplativo. Di fronte alla potenza di quel segno, che fa la differenza, che distingue il suo lavoro da quello di tanti altri, e che è così evidente da essere spesso ignorato ci si domanda se lo spettatore possa afferrarne il metafisico messaggio.
Quando si osserva uno dei lavori di Doriam Battaglia per un tempo sufficientemente lungo, su quelle vaste e vibranti superfici si dissolvono gli elementi naturalistici e affiora ciò che effettivamente è: pittura pura, pittura non finita (quindi infinita), pittura di gesto e di respiro. Il lavoro di Doriam Battaglia consiste nel proiettare, letteralmente a distanza, una pioggia di macchie multicolori, che formano sulla superficie, non quella che solitamente viene chiamata una texture uniforme, bensì una disseminazione del tutto irregolare, una “macchiettatura” con dei filamenti, in cui si distinguono, qua e là, delle maggiori irregolarità, delle irruzioni di colore puro, lavorate poi con la spatola.
Questa tecnica “al lancio” era già usata nel Trecento, con effetto trompe-l’oeil, per la rappresentazione di finti materiali, tecnica che utilizzava di preferenza il pennello e la spugna, e comunque il contatto diretto tra lo strumento e il supporto.
Qui, invece, e forse per la prima volta nella storia della pittura contemporanea, il gesto di schizzare il colore su un dipinto viene compiuto non a fini mimetici, come finzione per rappresentare la texture di un materiale naturale, ma intenzionalmente e con una violenza simbolica, che deve essere percepita dall’occhio di chi guarda. È un gesto forte, un gesto incontrollato e sconosciuto, quello che compie Doriam: «pittura pura», appunto. Forse questa descrizione potrà sembrare estrema, e qualcuno la troverà infondata, ma è bello pensare che la sua opera, così inusuale, contenga i semi per la futura pittura del post-umanesimo. Se la tecnica di Doriam potrebbe evocare, più di qualsiasi altra costruzione narrativa, il dripping (gocciolante) di Pollock, è perché tende a obliare qualsiasi effetto di mimesi naturalistica, per mettere in primo piano e con violenza l’essenza materiale della traccia pittorica.
La pittura di Doriam non può essere considerata ne figurativa ne astratta, poiché la prima tende a rappresentare il reale o l’immaginario, e quella astratta l’assoluto. La sua, invece, si descrive meglio con il termine “pre-formale”, in quanto riflette l’incarnazione dell’assoluto nel reale. È una pittura dai tratti mistici, dove il gesto chiede grandi spazi, chiede la ripetizione di sé stesso, mai uguale ma sempre imprescindibile, per creare ogni volta un’opera inedita. Il mio invito allo spettatore, allora, è a osservare, con spirito libero da ogni vincolo, il colore puro che aggredisce la tela, graffiandola, creando casuali arabeschi che, come figure danzanti, evocano oniriche immagini, diverse per ogni occhio che guarda.
Doriam Battaglia
Nato a Berbenno (SO) il 19/02/49, vive e lavora a Como. All’inizio degli anni ’70 si iscrive alla Fondazione Castellini, scuola di Arti e Mestieri di Como. Si laurea in Architettura nell’anno 1975 presso il Politecnico di Milano. Nell’anno 1981 frequenta la Scuola Internazionale di Grafica a Venezia, corso di Litografia. All’inizio degli anni ’90 frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera (Scuola libera del nudo) e contemporaneamente fa esperienza di calcografia presso lo studio milanese dell’incisore TOGO (Enzo Migneco). Nel periodo (1992/1994) frequenta un corso di incisione presso l’Associazione Giosuè Carducci di Como con il Prof. Angelo Tenchio, un laboratorio di disegno e pittura con il Prof. Giuliano Collina. Nell’anno accademico 1999/2000 consegue la specializzazione post laurea in Bio-architettura presso l’Università degli Studi di Firenze. Dal 2015 dirige i laboratori di disegno e pittura presso il Centro Diurno in Como. Dal 2017 é cofondatore e Presidente dell’Associazione culturale SEGRETAISOLA. A partire dall’anno accademico 2015/16, riceve l’incarico per il Corso serale di pittura presso l’Accademia di Belle Arti “Aldo Galli” IED di Como.